XL L’Amante

I’ le dissi: “Ragion, or sie certana,
Po’ che Natura diletto vi mise,
In quel lavor, ched ella no’l v’asise
Già per niente, ché non è sì vana,
         Ma per continuar la forma umana;
sì vuol ch’uon si diletti in tutte guise
Per volontier tornar a quelle asise,
Ché ‘n dilettando sua semenza grana.
         Tu va’ dicendo ch’i’ no·mi diletti,
Mad i’ per me non posso già vedere
Che sanza dilettar uon vi s’asetti,
         A quel lavor, per ch’io ferm’ò volere
Di dilettar col fior no·me ne getti.
Faccia Dio po’ del fiore su’ piacere!”.

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