LXXI Amico

“L’uom’apella il camin TroppoDonare;
E’ fu fondato per FolleLarghezza;
L’entrata guarda madonna Ricchezza,
Che non i lascia nessun uon passare,
S’e’ nonn-è su’ parente o su’ compare:
Già tanto nonn-avrebbe in sé bellezza,
Cortesia né saver né gentilezza,
Ched ella gli degnasse pur parlare.
Se puo’ per quel camin trovar passaggio,
Tu·ssì abatterà’ tosto il castello,
Bellacoglienza trarà’ di servaggio.
Non vi varrà gittar di manganello,
Néd a le guardie lor folle musaggio,
Porte né mura, né trar di quadrello.

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