LXXXII Dio d’Amore

Amor disse a’ baroni: “I’ v’ò mandato
Perch’e’ convien ch’i’ aggia il vostro aiuto,
Tanto che quel castel si’ abattuto
Che Gelosia di nuovo à già fondato.
Onde ciascun di voi è mi’ giurato:
Sì vi richeggio che sia proveduto
Per voi in tal maniera che tenuto
Non sia più contra me, ma si’ aterrato.
Ch’e’ pur convien ch’i’ soccorra Durante,
Chéd i’ gli vo’ tener sua promessione,
Ché troppo l’ò trovato fin amante.
Molto penò di tòrrelmi Ragione:
Que’ come saggio fu sì fermo e stante
Che no·lle valse nulla su’ sermone”.

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