LXXXIX Falsembiante

“I’ sì mi sto con que’ religiosi,
Religiosi no, se non in vista,
Che·ffan la ciera lor pensosa e trista
Per parer a le genti più pietosi;
E sì si mostran molto sofrettosi
E ‘n tapinando ciaschedun acquista:
Sì che perciò mi piace lor amista,
Ch’a barattar son tutti curiosi.
Po’ vanno procacciando l’acontanze
Di ricche genti, e vannole seguendo,
E sì voglion mangiar le gran pietanze,
E’ preziosi vin’ vanno bevendo:
E queste son le lor grandi astinanze;
Po’ van la povertà altrui abellendo.

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