XVII Venùs

Venusso, ch’è socorso degli amanti, Venn’a Bellacoglienza col brandone, E sì·recava a guisa di penone Per avampar chiunque l’è davanti. A voler racontar de’ suo’ sembianti E de la sua tranobile fazzone, Sarebbe assai vie più lungo sermone Ch’a sermonar la vita a tutti i santi. Quando Bellacoglienza sentì ‘l caldo Di quel brandon che […]

XVI L’Amante e lo Schifo

Quand’i’ vidi lo Schifo sì adolzito, Che solev’esser più amar che fele Ed i’ ‘l trovà’ vie più dolce che mele, Sappiate ch’i’ mi tenni per guerito. Nel giardin me n’andai molto gichito Per dotta di misfar a quel crudele, E gli giurai a le sante guagnele Che per me non sarebbe mai marrito. Allor […]

XV Lo Schifo

Lo Schifo disse: “Gente messaggiere, Egli è ben dritto ch’a vostra domanda I’ faccia grazia, e ragion lo comanda: Ché voi non siete orgogliose né fiere, Ma siete molto nobili parliere. Venga il valetto e vada a sua comanda, Ma non ched egli al fior sua mano ispanda, Ch’a·cciò no·gli varrian vostre preghiere; Perciò che·lla […]

XIV Pietà

Pietà cominciò poi su’ parlamento, Con lagrime bagnando il su’ visaggio, Dicendo: “Schifo, tu faresti oltraggio Di non far grazia al meo domandamento. Pregar ti fo che·tti si’a piacimento Ch’a quel valletto, ch’è·ssì buon e saggio, Tu non sie verso lui così salvaggio, Ché sai ch’e’ non à mal intendimento. Or avén detto tutto nostr’affare […]

XIII Franchezza

Sì com’i’ stava in far mia pregheria A quel fellon ch’è sì pien d’arditezza, Lo Dio d’Amor sì vi mandò Franchezza, Co·llei Pietà, per sua ambasceria. Franchezza cominciò la diceria, E disse: “Schifo, tu·ffai stranezza A quel valletto ch’è pien di larghezza E prode e franco, sanza villania. Lo Dio d’Amor ti manda ch’e’ ti […]

XII L’Amante

Tutto pien d’umiltà verso ‘l giardino Torna’mi, com’Amico avea parlato, Ed i’ guardai, e sì ebbi avisato Lo Schifo, con un gran baston di pino, Ch’andava riturando ogne camino, Che dentro a forza non vi fosse ‘ntrato; Sì ch’io mi trassi a lui, e salutato Umilemente l’ebbi a capo chino, E sì gli dissi: “Schifo, […]

XI L’Amante e Amico

Ragion si parte, udendomi parlare, E me fu ricordato ch’i’ avea Un grande amico, lo qual mi solea In ogne mio sconforto confortare; Sì ch’i’ no’l misi guari a ritrovare, E dissigli com’e’ si contenea Lo Schifo ver’ di me, e ch’e’ parea Ch’al tutto mi volesse guerreggiare. E que’ mi disse: “Amico, sta sicuro, […]

X L’Amante

Udendo che Ragion mi gastigava Perch’i’ al Die d’Amor era ‘nservito, Di ched i’ era forte impalidito, E sol perch’io a·llui troppo pensava, I’ le dissi: “Ragion, e’ no·mi grava Su’ mal, ch’i’ ne sarò tosto guerito, Ché questo mio signor lo m’à gradito”, E ch’era folle se più ne parlava; “Chéd i’ son fermo […]

IX L’Amante e Ragione

Dogliendomi in pensando del villano Che·ssì vilmente dal fior m’à ‘lungiato, Ed i’ mi riguardai dal dritto lato, E sì vidi Ragion col viso piano Venir verso di me, e per la mano Mi prese e disse: “Tu·sse’ sì smagrato! I’ credo che·ttu à’ troppo pensato A que’ che·tti farà gittar in vano, Ciò è […]

VIII L’Amante

Se mastro Argusso, che fece la nave In che Giason andò per lo tosone, E fece a conto regole e ragione E le diece figure, com’on save, Vivesse, gli sarebbe forte e grave Multiplicar ben ogne mia quistione Ch’Amor mi move, sanza mesprigione; E di ciascuna porta esso la chiave, Ed àllemi nel cor fermate […]