“E quand’ella serà rasicurata, Tantosto sì gli dé correre indosso, E dir: “Lassa tapina, be·mi posso Chìamar dolente, s’i’ son arivata Ched i’ sì amo, e sì non son amata! Molt’ò lo ‘ntendimento rud’e grosso, Quando il me’ core s’è sì forte ismosso D’esser di voi così inamorata”. E po’ sì gli rimuova quistione, E […]
CLXXX La Vecchia
“Sì dé la donna, s’ell’è ben sentita, Quando ricever dovrà quell’amante, Mostralli di paura gran sembiante, E ch’ella dotta troppo esser udita, E che si mette a rischio de la vita. Allor dé esser tutta tremolante, Dir ch’ivi non puot’esser dimorante: Poi stea, che·llor gioia sia compita. Ancor convien ched ella si’ acorta Di far […]
CLXXIX La Vecchia
“E s’alcun altro nonn-à che donare, Ma vorràssi passar per saramenta, E dirà che·lla ‘ndoman più di trenta O livre o soldi le dovrà recare, Le saramenta lor non dé pregiare, Chéd e’ non è nessun che non ti menta; E dice l’un a l’altro: “La giomenta Che·ttu ti sai, mi credette ingannare; Ingannar mi […]
CLXXVIII La Vecchia
“E se ‘l diavol l’avesse fatto saggio, E che·lla donna veggia ch’à dottanza Di non volerle far questa prestanza, Imantenente sì gli mandi un gaggio: La roba ch’ell’avrà più d’avantaggio; E dica che·lla tenga in rimembranza De’ suo’ danari, e non faccia mostranza Ched e’ le paia noia né oltraggio. E poi atenderà alcuna festa, […]
CLXXVII La Vecchia
“E se·lla donna punto s’avedesse Che quel dolente fosse ravisato Che troppo largamente l’à donato, E ch’e’ di sua follia si ripentesse, Allora in presto domandar dovesse E dir di renderglile a dì nomato; Ma egli è ben in mia lezion vietato Ched ella mai nessun non ne rendesse. E quando un altro vien, gli […]
CLXXVI La Vecchia
“Ancor gli dica un’altra de l’ostello: “Se madonna volesse far follaggio Con un bellissim’uon di gran paraggio, In fatto suo sarebbe ben e bello, E sì sarebbe donna d’un castello; Ma ‘nverso voi à sì leal coraggio Ch’ella non prenderebbe nul vantaggio Di che doman vo’ foste su’ ribello”. Allor la donna, come ch’e’ le […]
CLXXV La Vecchia
“E al pelar convien aver maniera, Sì che l’uomo a veder non si ne desse, Che tutto in pruova l’uon glile facesse: Forse ch’e’ volgeria la sua bandiera. Ma faccia sì la madre, o ciamberiera, Od altri in cui fidar ben si potesse, Che ciascuna di lor sì gli chiedesse Paternostri o coreggia od amoniera. […]
CLXXIV La Vecchia
“Chi ‘l su’ amico non cessa di pelare Infin ch’egli aggia penna in ala o in dosso E che d’ogn’altro bene e’ sia sì scosso Ched e’ non si ne possa mai volare, Quella cotal dovria l’uon maneggiare: Ché, quanto ch’ella costa più di grosso, Più fia tenuta cara, dirlo posso, E più la vorrà […]
CLXXIII La Vecchia
“Gran festa gli farai e grand’onore, E dì come gli ti se’ tutta data, Ma non per cosa ch’e’ t’aggia donata, Se non per fino e per leal amore; Che·ttu à’ rifiutato gran signore, Che riccamente t’avrebbe dotata: “Ma credo che m’avete incantata, Per ched i’ son entrata in quest’errore”. Allor sì ‘l bascierai istrettamente, […]
CLXXII La Vecchia
“E quando tu udirai la sua domanda, Già troppo tosto non sie d’acordanza, Né non fare di lui gran rifusanza: Nostr’arte sì no’l vuol né no’l comanda. Cortesemente da·tte sì ‘l ne manda, E stea il su’ fatto tuttora in bilanza, Sì ch’egli abbia paura ed isperanza Insin ch’e’ sia del tutto a tua comanda. […]
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