CCXXXII (Senza titolo)

Malgrado di Ricchezza la spietata,
Ch’unquanche di pietà non seppe usare,
Che del camin ch’à nome Troppo-Dare
Le piacque di vietarmene l’entrata!
Ancor di Gelosia, ch’è·ssì spietata
Che dagli amanti vuole il fior guardare!
Ma pure ‘l mio non sepp’ella murare,
Ched i’ non vi trovasse alcuna entrata;
Ond’io le tolsi il fior ch’ella guardava:
E sì ne stava in sì gran sospezzone
Che·lla sua gente tuttor invegghiava.
Bellacoglienza ne tenne in pregione,
Perch’ella punto in lei non si fidava:
E sì n’er’ella donna di ragione.

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