CXXI Falsembiante

“I’ sì nonn-ò più cura d’ermitaggi,
Né di star in diserti né ‘n foresta,
Ch’e’ vi cade sovente la tempesta:
Sì chito a·ssan Giovanni que’ boscaggi!
In cittadi e ‘n castella fo mie’ staggi
Mostrando ched i’ faccia vita agresta;
Ma s’alla villa buon morsel s’aresta,
E’ pur convien per forza ch’i’ n’asaggi.
E vo dicendo ch’i’ vo fuor del mondo,
Per ch’i’ mi giuochi in sale e in palagi;
Ma chi vuol dire vero, i’ mi v’afondo.
S’i’ posso trovar via d’aver grand’agi,
Or siate certo ch’i’ no·mi nascondo
…………………………… -agi

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