Venusso la sua roba à socorciata,
Crucciosa per sembianti molto e fiera;
Verso ‘l castel tenne sua caminiera,
E ivi sì s’è un poco riposata;
E riposando sì ebbe avisata,
Come cole’ ch’era sottil archiera,
Tra due pilastri una balestriera,
La qual Natura v’avea compassata.
In su’ pilastri una image avea asisa;
D’argento fin sembiava, sì lucea:
Tropp’era ben tagliata a gran divisa.
Di sotto un santuaro sì avea:
D’un drappo era coperto, sì in ta’ guisa
Che ‘l santuaro punto non parea.
CCXXIII (Senza titolo)
Marzo 17, 2018 Da Lascia un commento
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