Tant’andai giorno e notte caminando,
Col mi’ bordon che non era ferrato,
Che ‘ntra’ duo be’ pilastri fu’ arivato:
Molto s’andò il mi’ cuor riconfortando.
Dritt’a l’erlique venni apressimando,
E·mantenente mi fu’ inginocchiato
Per adorar quel bel corpo beato;
Po’ venni la coverta solevando.
E poi provai sed i’ potea il bordone,
In quella balestriera ch’i’ v’ò detto,
Metterlo dentro tutto di randone;
Ma i’ non potti, ch’ell’era sì stretto
L’entrata, che ‘l fatto andò in falligione.
La prima volta i’ vi fu’ ben distretto.
CCXXIX (Senza titolo)
Aprile 28, 2018 Da Lascia un commento
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