CLXXXI La Vecchia

“E quand’ella serà rasicurata,
Tantosto sì gli dé correre indosso,
E dir: “Lassa tapina, be·mi posso
Chìamar dolente, s’i’ son arivata
Ched i’ sì amo, e sì non son amata!
Molt’ò lo ‘ntendimento rud’e grosso,
Quando il me’ core s’è sì forte ismosso
D’esser di voi così inamorata”.
E po’ sì gli rimuova quistione,
E dica: “La lontana dimoranza
Ch’avete fatta, nonn·è san’ cagione.
Ben so che voi avete un’altr’amanza,
La qual tenete in camera o ‘n pregione”;
Sì mosterrà d’averne gran pesanza.

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