“S’i’ fosse stata, per l’anima mia,
Ben savia in giovanezza e conoscente,
Ch’i’ era allor sì bella e sì piacente
Che ‘n ogne parte novelle ne gia,
I’ sarè’ troppo ricca, in fede mia;
Ma i’ sì ‘l dava tutto a quel dolente,
Ch’a ben far non fu anche intendente,
Ma tutto dispendea in ribalderia.
Né no·gli piacque nulla risparmiare,
Ch’e’ tutto no’l bevesse e no’l giucasse,
Tant’era temperato a pur mal fare:
Sì ch’a la fin convenne ch’i’·lasciasse,
Quand’i’ non ebbi più che gli donare;
E me e sé di gran ricchezza trasse”.
CXCIII La Vecchia
Agosto 19, 2017 Da Lascia un commento
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