Astinenza sì cominciò a parlare,
E disse: “La vertude più sovrana
Che possa aver la criatura umana,
Sì è della sua lingua rifrenare.
Sovr’ogn’altra persona a noi sì pare
Ch’esto peccato in voi fiorisce e grana;
Se no’l lasciate, egli è cosa certana
Che nello ‘nferno vi conviene andare:
Ché pezz’à ch’una truffola levaste
Sopra ‘l valetto che vo’ ben sapete:
Con grande torto voi il difamaste,
Ch’e’ non pensava a·cciò che vo’ credete.
Bellacoglienza tanto ne gravaste
Ch’ella fu messa là ove vo’ vedete”.
CXXXIII Astinenza
Dicembre 3, 2016 Da Lascia un commento
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