Quand’i’ vidi i marosi sì ‘nforzare
Per lo vento a Provenza che ventava,
Ch’alberi e vele e ancole fiaccava,
E nulla mi valea il ben governare,
Fra me medesino comincià’ a pensare
Ch’era follia se più navicava,
Se quel maltempo prima non passava
Che dal buon porto mi facé’ alungiare:
Sì ch’i’ allor m’ancolai a una piaggia,
Veggendo ch’i’ non potea entrar in porto:
La terra mi parea molto salvaggia.
I’ vi vernai co·molto disconforto.
Non sa che mal si sia chi non asaggia
Di quel d’Amor, ond’i’ fu’ quasi morto.
XXXIII L’Amante
Dicembre 20, 2014 Da Lascia un commento
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