Le rime II

Qual che voi siate, amico, vostro manto

Di scienza parmi tal che non è gioco;

Sì che, per non saver, d'ira mi coco,

Non che laudarvi sodisfarvi tanto.

Sacciate ben (ch'io mi conosco alquanto)

Che di saver ver' voi ho men d'un moco,

Né per via saggia come voi non voco,

Così parete saggio in ciascun canto.

Poi piacevi saver lo meo coraggio,

E io 'l vi mostro di menzogna fore,

Sì come quei ch'a saggio è 'l suo parlare:

Certanamente a mia coscienza pare,

Chi non è amato, s'elli è amadore

Che 'n cor porti dolor senza paraggio

2 commenti su “Le rime II”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Torna in alto