Le rime XV

Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare,

Lepri levare, ed isgridar le genti,

E di guinzagli uscir veltri correnti,

Per belle piagge volgere e imboccare

Assai credo che deggia dilettare

Libero core e van d'intendimenti.

Ed io, fra gli amorosi pensamenti,

D'uno sono schernito in tale affare;

E dicemi esto motto per usanza:

«Or ecco leggiadria di gentil core,

Per una sì selvaggia dilettanza

Lasciar le donne e lor gaia sembianza".

Allor, temendo non che senta Amore,

Prendo vergogna, onde mi ven pesanza.

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