Le rime XXVIII

Risposta al sonetto Vai rivesti San Gal prima che dichi, con cui forse Forese Donati ha replicato al precedente sonetto di Dante (n. XXVII). Al verso due compare Monna Tessa, o Contessa, madre di "Bicci" Forese Donati. Forese risponderà col sonetto Ben so che fosti figliuol d'Alaghieri, col quale termina la tenzone.

Bicci novel, figliuol di non so cui

(S'i' non ne domandasse monna Tessa),

Giù per la gola tanta roba hai messa

Ch'a forza ti convien tòrre l'altrui.

E già la gente si guarda da lui,

Chi ha borsa a lato, là dov'e' s'appressa

Dicendo: «Questi c'ha la faccia fessa,

È piuvico ladron negli atti sui».

E tal giace per lui nel letto tristo,

Per tema non sia preso a lo 'mbolare,

Che gli appartien quanto Giosepp'a Cristo.

Di Bicci e de' fratei posso contare

Che, per lo sangue lor, del malacquisto

Sanno a lor donne buon' cognati stare.

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