Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra
Son giunto, lasso, ed al bianchir de' colli,
Quando si perde lo color ne l'erba:
E 'l mio disio però non cangia il verde,
Sì è barbato ne la dura petra
Che parla e sente come fosse donna.
Similemente questa nova donna
Si sta gelata come neve a l'ombra:
Ché non la move, se non come petra,
Il dolce tempo che riscalda i colli,
E che li fa tornar di bianco in verde
Perché li copre di fioretti e d'erba.
Quand'ella ha in testa una ghirlanda d'erba,
Trae de la mente nostra ogn'altra donna:
Perché si mischia il crespo giallo e 'l verde
Sì bel, ch'Amor lì viene a stare a l'ombra,
Che m'ha serrato intra piccioli colli
Più forte assai che la calcina petra.
La sua bellezza ha più vertù che petra,
E 'l colpo suo non può sanar per erba.
Ch'io son fuggito per piani e per colli,
Per potere scampar da cotal donna;
E dal suo lume non mi può far ombra
Poggio né muro mai né fronda verde.
Io l'ho veduta già vestita a verde,
Sì fatta ch'ella avrebbe messo in petra
L'amor ch'io porto pur a la sua ombra:
Ond'io l'ho chesta in un bel prato d'erba
Innamorata com'anco fu donna,
E chiuso intorno d'altissimi colli.
Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli,
Prima che questo legno molle e verde
S'infiammi, come suol far bella donna,
Di me; che mi torrei dormire in petra
Tutto il mio tempo e gir pascendo l'erba,
Sol per veder do' suoi panni fanno ombra.
Quantunque i colli fanno più nera ombra,
Sotto un bel verde la giovane donna
La fa sparer, com'uom petra sott'erba.
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