V L’Amante e Amore

Con grande umilitate e pacienza
Promisi a Amor a sofferir sua pena,
E ch’ogne membro, ch’i’ avea, e vena
Disposat’era a farli sua voglienza;
E solo a lui servir la mia credenza
E` ferma, né di ciò mai nonn-alena:
“Insin ched i’ avrò spirito o lena,
I’ non farò da·cciò giamà’ partenza”.
E quelli allor mi disse: “Amico meo,
I’ ò da·tte miglior pegno che carte:
Fa che m’adori, ched i’ son tu’ deo;
Ed ogn’altra credenza metti a parte,
Né non creder né Luca né Matteo
Né Marco né Giovanni”. Allor si parte.

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