XLV Ragione

“Ancor non vo’ t’incresca d’ascoltarmi:
Alquanti motti ch’i’ voglio ancor dire
A ritenere intendi e a udire,
Ché non potresti aprender miglior’ salmi.
         Tu sì à’ cominciato a biasimarmi
Perch’i’ l’Amor ti volea far fuggire,
Che fa le genti vivendo morire:
E tu ‘l saprai ancor se no·lo spalmi!
         Sed i’ difendo a ciaschedun l’ebrezza,
Non vo’ che ‘l ber per ciò nessun disami,
Se non se quello che la gente blezza.
         I’ non difendo a·tte che·ttu non ami,
Ma non Amor che·tti tenga ‘n distrezza,
E nella fin dolente te ne chiami”.

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